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1 volta alla settimana i migliori link su giornalismo digitale e non, secondo me

Il modello di business, questo desiderato e mai trovato, a questo tema Digiday ha dedicato un podcast. Jessica Lessin, ex reporter del Wall Street Journal, ha fondato The Informantion, che pubblica due inchieste al giorno e null’altro.

In un momento in cui la maggior parte degli editori digitali cerca la via del guadagno pubblicando una grande quantità di contenuti, l’approccio di The Information è diverso. E a quanto dice Lessin, gli abbonati sono migliaia (il media ha due anni di vita).

Jessica Lessin, sostiene che molti dei presupposti costruiti intorno alla ricerca del modello sono sbagliati. In particolare si riferisce alla necessità di fare affidamento, quasi esclusivo, sulla pubblicità per il guadagno e sulla ricerca di espansione del numero di lettori come uniche possibilità. Ecco cosa dice Lessin:

“Siamo sopraffatti da questa gara per traffico e numero di pagine visualizzate senza concentrarsi sul fornire un valore al pubblico… “

“Il vantaggio segreto di un modello basato sugli abbonamenti: è il focus” il focalizzare i contenuti per i propri abbonati.

“Facebook non si preoccupa del mondo dei media, ma il mondo dei media pensa lo faccia”


Secondo il New York Times: la homepage gioca ancora un ruolo di primo piano.

Clifford Levy, del The New York Times ha dichiarato a Journalism.co.uk.

“noi continuiamo a credere che la homepage abbia un ruolo molto importante ”

“la homepage è simbolo di ciò che siamo nell’ecosistema digitale delle notizie”

Ovviamente il NYT di carta ha la sua “personalità” la vera sfida quotidiana è quella di chiarire ‘chi sia in digitale’ e la homepage, in una certa misura, è la presentazione del NYT al mondo.

La homepage per il mobile:

Lo scorso giugno, Levy era a capo di un esperimento che consisteva nell’impedire l’accesso dei reporter alla home per una settimana, questo nel tentativo di incoraggiare tutti in redazione a scrivere e pubblicare notizie con lo smartphone in mente.


Un aggiornamento fa fare a NPR One l’ ennesimo passo verso il divenire un “emporio” per contenuti audio, provenienti dai telegiornali locali, dai podcast esterni al mondo NPR.

Qual è la radio del futuro? Ecco la visione di NPR.

La app NPR One offre agli ascoltatori un flusso di contenuti altamente personalizzato. I contenuti provengono da media nazionali, locali, podcast. Il flusso viene costruito sulla base di dati provenienti dai comportamenti degli utenti durante gli ascolti. Le stazioni radiofoniche partecipano facilmente.

“Uno dei maggiori fattori che fa utilizzare NPR One è la presenza di un telegiornale locale. Ascoltato un telegiornale locale, si riutilizza più spesso la app”

l’ultimo aggiornamento dell’app:

Una nuova sezione “Esplora” per scoprire altri podcast e notizie, insieme a consigli basati sulle abitutidini di ascolto dell’utente e una sezione “in evidenza”, con una lista di podcast locali e nazionali.


Matt Waite quasi 4 anni fa ha vinto una borsa di studio dal Knight Foundation per sperimentare il drone journalism ma quando la Federal Aviation Administration se n’è accorta ha bloccato il progetto…

Mancano le regole che permettano di utilizzare i droni.

Però… la FAA entro la primavera emanerà le linee guida sarà un grande passo verso la fine di un anno-lungo processo di regolamentazione Waite dice è stato inutilmente irto di complicazioni.

In attesa delle linee guida (anche in Italia non va meglio) tante le applicazioni per il giornalismo. Ma l’uso più comune per i droni tra i giornalisti sarà probabilmente, secondo Waite, scattare foto e registrare video di vaste aree di territorio. I droni sono più utili per la copertura di eventi come catastrofi naturali. E ‘difficile, ad esempio, raccontare la portata del danno di tornado o uragani. Le immagini possono essere utilizzate per creare mappe delle zone disastrate che combinate con i dati possono raccontare di più.


ProPublica presenta una versione del suo sito destinato al “dark web”

ProPublica è diventato il primo media a lanciare una versione del suo sito che funziona “ nascosto” nella rete Tor, il sistema di anonimato che permette a migliaia di siti web di rimanere non rintracciabili.

Questa decisione, dice ProPublica, è stata presa per offrire migliore tutela della privacy per i suoi visitatori.


Questa settimana siamo alla ricerca di modelli di business, torniamo sul valore della homepage, passando per un media “vecchio” come la radio fino ad un volo al di sopra dell’oscuro web. Ecco come le riflessioni sul giornalismo digitale seguono flussi e riflussi. Alla prossima.