Gent.ma assessora Pettinelli

Gent.ma Assessora Pettinelli, sono Panfoli Roberto, quella “persona” che avete definito furbetto, cazzaro, figuro da tastiera, propalatore di fake news, ecc…  mi rivolgo a lei, naturalmente con modi più civili di quelli che mi avete riservato.

Sono abituato a parlare con i fatti e i documenti, senza denigrare le persone.

La invito a riconsiderare, basandosi sui dati di fatto, il giudizio su quelli che l’hanno preceduta e sui risultati ottenuti da questa amministrazione.

Vero che in questi ultimi 5 anni ha condotto l’assessorato alla cultura con qualche risultato, ma, siamo sinceri, anche la luce di una lucciola brilla nel buio più assoluto.

E se permette qualche piccolo neo possiamo trovarlo. Qualche esempio ? Sono scomparse le tradizionali commedie estive nel capoluogo, alle quali partecipavano anche gli abitanti di Pianello.

Comunque da come parla sembra che lei non conosca minimamente quanto accaduto negli anni precedenti, anche perché la partecipazione alla vita di questa comunità è, diciamo, recente e la sua presenza negli anni scorsi manca all’appello.

Ma lei è veramente convinta di essere candidata in una lista civica? Sa che la gran parte dei suoi futuri compagni di viaggio ha la tessera di un partito? Conosce le logiche di appartenenza di chi si candida a sindaco con in tasca la tessera di un partito e ne ha in lista il segretario?

Conosce quante delle decisioni prese in questi cinque anni sono state condizionate dalle tessere?

Strano che lei, come assessore attenta ed eticamente corretta, non si sia fatta qualche domanda sulla vicenda dell’unione tra Monte Roberto e Castelbellino.

Perché uscire da un’unione dove tutti i comuni, da quelli più piccoli a quelli più grandi, hanno tutti pari dignità con un rappresentate ciascuno?

Perché nella nuova microscopica unione, in giunta, i rappresentati di Monte Roberto sono 2 e quelli di Castelbellino sono 3?

Perchè il sindaco di San Paolo di Jesi ha rifiutato di aderire, forse la considerava un’annesione più che un’unione?

Le sembra una vicenda di così poco conto da non meritare un coinvolgimento dei cittadini?  
(Articolo 37 statuto del comune di Monte Roberto 
“5. E’ obbligatorio lo svolgimento di un referendum prima di procedere alla costituzione di una unione di Comuni o alla fusione con altro Comune.” ). Ma lei si è data mai la pena di leggere lo statuto?

Come vogliamo definire tutto questo, mancanza di rispetto nei confronti dei suoi elettori?

Se aveste fatto un percorso trasparente, distribuendo meglio le risorse, mantenedo un sostanziale equilibrio, nessuno si sarebbe opposto. Non crede che quella di Monte Roberto, sia una posizione di oggettiva sudditanza, visti i rapporti di forza?

Le sembra una riflessione così banale? O la ritiene una fake news, come amate definire quello che avete paura di chiarire?

Il suo ruolo di assessore alla cultura non la giustifica, anzi è un’aggravante, per questa costante, continua mancanza di trasparenza.

Ricorda quando, con il passaggio in consiglio comunale di “quella” delibera, i consiglieri sono stati abbandonati dal sindaco, che nella votazione si è ASTENUTO, creando un precedente di una gravità inaudita?

Ricorda “quel” procedimento per l’approvazione della variante al P.R.G che ne ha comportato il ritardo di anni?

Ricorda il tentativo di far passare alla chetichella l’esternalizzazione della mensa?

Perché nel suo post così pieno di affermazioni e certezze, senza un punto interrogativo di dubbio, evita accuratamente di ricordare l’ultimo e più eclatante fatto? Quella realizzazione di una “discarica”, nell’accezione di luogo dove si scaricano i rifiuti, strenuamente tenuto nel porto delle nebbie per anni, e che solo grazie a persone “che amano il loro territorio” è venuto alla luce? Forse perché oltre alla “puzza” dei rifiuti sta percependo qualche altra “puzza”?

Si è chiesta perché altri comuni non siano corsi ad “addentare” una bistecca così succulenta?

Veramente vuol farci credere che i tecnici dell’ATO abbiano scovato autonomamente, tra i 40 piani regolatori dei comuni della provincia di Ancona, quella particolarissima particella di terreno?

Ha mai visto le carte del piano regolatore di Monte Roberto? Sa che c’è un’area industriale a pochi metri? Sa che ci sono zone ex-cave che potrebbero essere molto più idonee?

Sa che l’accostamento Pianello-immondizia verrà automatico in chi vorrà prendere in considerazione di costruirci una casa, e questo per decenni?

Sa quale sarà la perdita di valore delle abitazioni limitrofe alla “discarica”?

Sa che con la vostra approvazione di massima, senza consultare minimante i “miei concittadini”, il progetto è praticamente passato in altre mani? (a tal proposito legga attentamente lo statuto dell’ATO)

Sa che i dati riportati nella conferenza stampa non concordano con quelli “strappati” all’assessore Bini durante l’assemblea pubblica al “Terrò” (“noi” lo chiamiamo affettuosamente così)?

Sa che il famoso referendum, da indire “alla bisogna”, sarà solo consultivo, e senza nessuna valenza? Non avete fatto il referendum sull’unione, obbligatorio, con che credibiltà ne promettete uno facoltativo?.

Come giustifica l’accanimento nel difendere la localizzazione dell’impianto?

Ha mai visto lo stato dell’area da “recuperare”? le sembra serio che un progetto di questo impatto ne porti “il recupero” come unica motivazione?

Pensa veramente che per recuperare un’area a “pascolo” sia necessario costruirci sopra un “mondezzaio” (nell’accezione di luogo nel quale vengono stoccate tonnellate di immondizia)?

Lei crede veramente che trattare 12.000 tonnellate l’anno ( dalle precedenti 30.000 rilevabili da un documento ufficiale) giustifichino l’economicità di un tale impianto?

Riesce ad immaginare il disastro ambientale che si verificherebbe nel caso che tutto quel pattume prendesse fuoco? Veramente pensa che il gioco valga la candela?

Non ha la senzazione che le informazioni conosciute siano solo la punta di un iceberg?

Quando lei si domanda quale contributo hanno dato gli amministratori che l’hanno preceduta non dimentichi il luogo dove abita, quella qualità di vita, che lei tanto apprezza, qualcuno l’ha difesa strenuamente, come lei ricorderà (a proposito dovrebbe avere ben chiaro il “modus operandi” di alcuni dei suoi compagni di viaggio, o anche in questo caso i fatti non contano più?)

Si domanda dov’erano quelli che dicono di amare il proprio comune?

La risposta è che stavano lavorando per tamponare gli errori che avete fatto, navigando tra informazioni tenute nei cassetti, unioni calate dall’alto, tasse aumentate, mense esternalizzate, municipi in dismissione, sedi consigliari trasferite, responsabili dei servizi irraggiungibili, polizia municipale invisibile, e poi ancora, zone degradate, strade chiuse per mancanza di manutenzione e altre impraticabili, esperimenti strampalati che durano lustri, per non parlare dello stato in cui versa il capoluogo, con frane pericolose, parco senza manutenzione, strade dissestate, raccolta rifiuti costosissima, e continuiamo con, l’avanti e indietro del mercato, la mancata tutela degli alunni durante l’uscita (ci voleva un incidente per mettere 2 pali di divieto di sosta, 4 strisce pedonali davanti alla media quanto costano? e un luogo “comodo” per far salire in auto i bambini disabili?)

Vogliamo parlare della pulitura di fossi? (c’è n’è uno che, per lo stato in cui versa, potrebbe causare danni a mezzo Pianello, possibile che il sindaco “del posto” non se ne sia mai accorto?), e il disinteresse per l’economia? (zero dico zero euro in bilancio per lo sviluppo turistico). Last but not least “quelli di prima” 500.000 euro per il teatro li hanno trovati, voi per 100.000 euro sono 5 anni che ve la menate, e siete ancora al “caro babbo”.

https://youtu.be/CiZyxdsNXxc

Per completare l’elenco avrei bisogno di un’”altra puntata”.

Comunque tranquilla, che qualcuno provvederà a definire tutto questo “fake news”.

E se invece fosse questa amministrazione tutta un’enorme “fake news”?

Con rispetto Panfoli Roberto, QUELLO che lei ama definire figuro da tastiera.

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